Guida ai più diffusi formati audio digitali
Alcuni tra i più diffusi formati audio digitali
I principali formati audio senza perdita di qualità (lossless)
WAVE (.wav): è il formato di file audio non compresso più diffuso. Quando estrai l’audio da un CD musicale con in computer, sarà questo il formato che otterrai. Occupa molto spazio (1411 KB di informazioni ogni secondo di musica stereo a 44.100 Hz/16 bit), ma riproduce i suoni fedelmente. In termini di qualità e di quantità di informazioni, è assimilabile al formato AIFF (.aif), che appartiene però principalmente al mondo Mac. Adatto agli audiofili e a chi registra musica.
FLAC (.flac) – Free Lossless Audio Codec: è un codec open source, usato spesso per archiviare nel computer i CD musicali senza perdita di qualità. Mentre i .wav offrono audio non compresso, i .flac sono detti “lossless compressed“. La compressione, però, è minima, e la stragrande maggioranza delle persone non nota differenze tra un file Wave e uno FLAC.Ciononostante occupano meno spazio dei file WAV. Questo è possibile perché usano una quantità di compressione variabile in base alle necessità . Questo vuol dire che, in caso di parti musicali molto complese e ricche, usa codifiche uguali ai file WAV (1411 Kb/s di dati). In caso di parti più “semplici”, invece, la quantità di bit usata per rappresentarle sarà inferiore. È adatto alle orecchie esigenti che vogliono anche risparmiare un po’ di spazio nei loro hard disk.
APE Monkey's Audio è uno dei più potenti e diffusi algoritmi di compressione multimediale lossless per file sonori.
Il formato lossless, ovvero senza perdita di dati, garantisce il mantenimento della qualità sonora iniziale su file di dimensioni inferiori ai formati a campioni incompressi (es.WAV).
Il formato utilizzato è il ".ape", Monkey's Audio permette la compressione di un sorgente WAVin ape e anche il procedimento opposto, ovvero la decodifica da ape ad altri formati come il WAV o l'MP3
ALAC Apple Lossless Audio Codec: assimilabile al FLAC, di cui però applica sempre la compressione massima. La qualità è mediamente buona, ma il formato non è efficiente quanto il FLAC per quanto riguarda il peso. Non tutti i riproduttori lo supportano, quindi se la tua vita non è esclusivamente votata alla Apple e ai suoi prodotti, non è un formato consigliabile. Altri formati audio lossless importanti, ma meno diffusi, sono Monkey’s Audio (.ape) e OptimFROG (.ofr).
AIFF Audio Interchange File Format è un formatodi file standard utilizzato per memorizzare registrazioni audio su un personal computer. Il formato è stato sviluppato dalla Apple computer basandosi sull'interchange file format della Electronic Arts ed è comunemente utilizzato sui sistemi Apple Macintosh, motivo per cui viene anche chiamato Apple Interchange File Format.
I dati audio nel file AIFF non sono compressi, quindi il file tende ad essere molto più grande rispetto ad altri formati, sia lossless che lossy, come l'ALE o l'MP3. Un minuto di audio occupa circa 10 MB di dati, questo perché è un formato nato per lo scambio, pur essendo utilizzato anche nell'editing.
Esistono tuttavia formati compressi, detti AIFFC (AIFF Compressed) che possono ridurre le dimensioni del file di un terzo (AIFF3) o di un sesto (AIFF6), ma ne risulta una grossa perdita di qualità, per questo non vengono praticamente utilizzati.
I principali formati audio con perdita di qualità (lossy)
MP3 (.mp3) o MPEG-1, o MPEG-2 Audio Layer III: è lo standard dell’audio compresso più conosciuto. È stato l’apripista della categoria (fu pubblicato come standard internazionale nel 1998), ed è tuttora il più usato.Comprimendo un file WAV in MP3, se ne ottiene uno fino al 90% più leggero in termini di MB. La qualità è variabile a seconda del bitrate, che va da 32 a 320 Kbit di informazione per ogni secondo di musica. Lo standard è 128 Kb/s. A 320 la resa è piuttosto buona.
AAC (.aac): Advanced Audio Coding. È uno standard Apple, usato di default da iTunes quando importi musica. Funziona in modo simile all’MP3, e a parità di bitrate, occupa lo stesso spazio. La differenza è nel modo con cui tratta la compressione. In parole semplici, “riassume” la musica in modo diverso. Secondo molte persone suona meglio dell’MP3. Adatto soprattutto a chi usa iPhone e iPod per ascoltare la musica
WMA (.wma): è un formato proprietario di Microsoft, ed è considerato la risposta di Redmond all’MP3. La sua incompatibilità con gli iPod lo rende molto scomodo. Tra l’altro, mentre l’MP3 è supportato dalla maggior parte dei riproduttori, il WMA non lo è. In sostanza, a meno che il tuo mondo musicale non inizi e finisca con Windows Media Player, è un formato generalmente sconsigliabile. Non è compatibile con Mac e con iTunes.
OGG VORBIS: è un formato open source o free, il che vuol dire che non necessita di alcuna licenza per essere implementato in un lettore audio (dettaglio comunque ininfluente per noi utenti). La qualità è paragonabile all’MP3, forse leggermente superiore. Una creazione nobile e ben realizzata, ma non abbastanza diffuso da giustificarne un uso massiccio.Alla luce di tutto questo, quindi, registrare musica in WAV e diffonderla in MP3 o AAC è la scelta più ragionevole. In questo modo avrai qualità quando serve, e la garanzia di fruibilità della musica ovunque tu sia.